Nato a Foggia nel 1977, si è diplomato in pittura presso l'Accademia di BB.AA. di Urbino nel 2005. È durante gli anni di studio che la ricerca espressiva ha portato l'artista a sviluppare una nuova tecnica, consistente nell'elaborazione pittorica della stampa fotografica. L'intervento sulle stampe digitali (plotter di grandi dimensioni) è eseguito ad olio, trasformando e ammorbidendo i netti controluce: l'immagine emerge dal buio ed è segnata da colpi di lumeggiature di derivazione classica che donano alla composizione tonalità calde oppure appare da bianchi totali su supporti dal formato insolito. Tale tecnica ha permesso all'artista di fermare il momento, cogliendo l’aspetto sfuggente dell’istante, per poi apportare una consapevole personalizzazione. L'idea dell'ectoplasma è una costante nell'opera di Erman Izzi, nella quale è rappresentata la materializzazione di qualcosa che c'è e non c'è, e dove il corpo umano, nella sua totale o parziale nudità, richiama la verità nella sua più pura essenza.
La ricerca pittorica è stata accompagnata dall’interesse per l’arte cinematografica, con attenzione particolare alla componente onirica nel cinema.
Ha partecipato a numerose mostre (sia collettive sia personali) tra cui:
“PopPorn, Edizione 8. Sex Scandal”, collettiva d'arte presso Shangò in Roma, a cura di Ilaria Aquili Rinassense nel 2009;
“MAEXPÒ. Musica Arte Expò”, 1a edizione presso Canapè in San Benedetto del Tronto (AP), a cura di ArteVizi nel 2009;
“AGORAMENTI. Le immagini di Erman Izzi”, presso La Grotta dei Germogli in Calcata (VT), a cura dell’associazione culturale VivereVivi nel 2008;
“Out & In” Centro per le Arti Visive la Pescheria di Pesaro, a cura di Ludovico Pratesi nel 2002.
È risultato vincitore in alcuni concorsi nazionali tra cui:
“Forma e colore in movimento”, in Roma a cura dell’associazione Fonopoli nel 2004;
“Dalla Terra”, tenutosi presso Villa Piccolomini di Roma, progetto curato da MIA (Meet in Art) per la FAO nel 2006.